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Beato Angelico: l'arte e il territorio

Dettagli

Descrizione breve
Due conferenze a ingresso libero il 15 novembre e il 17 gennaio presso la biblioteca comunale
Data:

5 Novembre 2025

Tempo di lettura:

2 minuti

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Pala di Santa Trinita 2
Pala di Santa Trinita 2

Descrizione

In occasione della mostra BEATO ANGELICO, dedicata a Fra Giovanni da Fiesole a Firenze, due conferenze e una collaborazione con il Museo di San Marco di Firenze riportano a Vicchio lo spirito e la bellezza del pittore domenicano che ha reso grande l’arte del Quattrocento.
Nel cuore del Mugello, a Vicchio, paese natale del Beato Angelico, il Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare ospita due appuntamenti speciali dedicati al maestro della luce e della fede, in collaborazione con il Museo di San Marco di Firenze in occasione della grande mostra BEATO ANGELICO allestita a Palazzo Strozzi e al Museo di San Marco di Firenze fino al 26 gennaio 2026.
Il dialogo con il Museo di San Marco di Firenze, custode delle straordinarie opere che il Beato Angelico realizzò per il convento domenicano, si rinnova oggi attraverso una collaborazione che mette in relazione il luogo delle origini e quello dell’elevazione artistica e spirituale.
Le conferenze, in programma nella Biblioteca comunale di Vicchio a ingresso libero, con due dei curatori della mostra e studiosi storici dell’arte accompagneranno il pubblico alla scoperta del linguaggio artistico e spirituale dell’Angelico. 

  • Sabato 15 novembre 2025 alle ore 11:00 / 12:30 Carl Strehlke e Angelo Tartuferi presentano “La mostra di Beato Angelico vista dai curatori”. 

  • Sabato 17 gennaio 2026 alle ore 15:30 la prof.ssa Giuseppina Carla Romby presenta “Il paesaggio nella pittura del Beato Angelico a confronto con il paesaggio del Mugello”.

Agli incontri seguirà una visita guidata al Museo Beato Angelico di Vicchio.
Vicchio, che diede i natali anche a Giotto, custodisce nel suo museo opere e testimonianze della devozione popolare e della cultura religiosa del Mugello.
Il percorso museale è pensato per far rivivere il legame profondo tra l’artista e il suo territorio, qui si formò la sua sensibilità verso la luce e la natura, elementi che avrebbero ispirato la sua pittura e il suo linguaggio spirituale, un filo che oggi si riannoda grazie alla collaborazione con il Museo di San Marco, dove l’Angelico realizzò i suoi affreschi più celebri.

In allegato il comunicato ufficiale.

In copertina: Beato Angelico, Pala di Santa Trinita, particolare. 

Photo credits: Su concessione del Ministero della Cultura - Direzione regionale Musei nazionali Toscana - Museo di San Marco

A cura di

Ufficio Cultura e Turismo

Si occupa della valorizzazione e promozione dei beni culturali del Comune quali: Biblioteca, Teatro Giotto, Casa di Giotto, Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare Beato Angelico, Archivio Storico, Casa Cellini. Organizza e gestisce eventi a carattere culturale, turistico e sportivo tra cui fiere e feste.

Allegati

Ultimo aggiornamento:

06/11/2025, 08:43